LEADER IN EUROPA NEL MERCATO DELL’ALLUMINIO

È la storia della Masperotech, un’eccellenza tutta monzese entrata di diritto nei top player europei del mercato dei grandi forgiati in alluminio.
L’azienda nasce a Monza nel 1909 col nome di Fonderia Maspero e mantiene la sua vocazione familiare per più dicento anni. Ha diverse commesse, una clientela fidata, ma nel primo decennio del Duemila gli affari prendono una piega diversa e la storica fonderia entra in crisi. A salvarla dal baratro è uno dei suoi maggiori Clienti, il gruppo CMO, fondato nel 1985 dalla famiglia Ongis, uno dei leader europei per la lavorazione
meccanica di materiali non ferrosi che ha la sua sede principale a Cesano Maderno e sedi succursali a Carate Brianza e Bergamo, oltre che in Tunisia.

Un gruppo solido che vanta un fatturato annuo di oltre 100 milioni di euro e dà lavoro a 350 dipendenti. Il gruppo CMO, dopo aver sostenuto per qualche anno la piccola impresa monzese, nel 2018 prende, con grande determinazione e lungimiranza, la decisione di acquisirla. “All’inizio-spiega
Claudio Ongis, presidente e fondatore di CMO group -poteva sembrare una mossa azzardata, ma ho visto il potenziale nascosto di questa azienda che aveva solo bisogno di fare un salto di qualità, di assumere una mentalità più ampia e vincente”. Malgrado le difficoltà di reperire il finanziamento necessario (“le banche non credevano che l’operazione andasse a buon fine”), CMO investe svariati milioni di euro e ripiana tutti i debiti, paga fornitori e dipendenti, (“durante la ristrutturazione non si è perso un solo posto di lavoro”) e comincia a dare un volto diverso alla azienda, introducendo
tecnologie più avanzate, cambiando lo scenario dei mercati ai quali accedere e la tipologia di produzione e motivando i lavoratori.

“In quattro anni abbiamo reinvestito il doppio della cifra impiegata per l’acquisizione-prosegue Ongis- e già dal secondo anno dalla acquisizione avevamo il bilancio in attivo, arrivando in 4 anni a raddoppiare il fatturato.
Il segreto? Abbiamo portato una mentalità manageriale, ponendo la massima attenzione a non disperdere però i valori familiari e le capacità proprie del saper fare le cose tipiche della Brianza ”. “Alla Masperotech (che ha volutamente mantenuto il nome originario pur con l’aggiunta del suffisso “tech” per sottolineare la sua nuova vocazione tecnologica) -riprende Ongis-continuiamo ad avvalerci della collaborazione dell’ingegner Ernesto Maspero, che è, senza timore di smentita, uno dei migliori esperti in metallurgia in Europa. Un collaboratore preziosissimo che ha creduto nel rinnovamento portando in dote la sua pluriennale esperienza nel campo della forgiatura delle leghe non ferrose”.
Un anno chiave è il 2019. “In quell’anno -prosegue Ongis- decidiamo di puntare il tutto per tutto. Il gruppo CMO, per sostenere ed accelerare lo sviluppo nelle nuove tecnologie, mette a disposizione della Masperotech un nuovo corposo pacchetto di investimenti. Ordiniamo una nuova pressa idraulica per la forgiatura a caldo di materiali non ferrosi di 12.000 tonnellate, una delle più grandi in Italia. Una scommessa in quanto era tre volte più grande di quelle già esistenti in azienda, realizziamo un nuovo impianto per i trattamenti termici, creiamo al nostro interno un nuovo reparto di lavorazioni meccaniche di grandi dimensioni ed un laboratorio metallografico per eseguire in loco i test necessari su materiali e prodotti”. Ma tutto ciò ancora non basta: occorre formare uno staff tecnico e commerciale, oltre che produttivo, valido e preparato, in grado
di “sfondare” sui mercati esteri. L’impegno non manca e in breve si forma una squadra capace e affiatata. Gli esami, comunque, non è solo una battuta, non finiscono mai e nei primi mesi del 2021 la Masperotech è chiamata ad affrontare una sfida decisiva per il proprio futuro. “Veniamo contattati da uno dei colossi mondiali del trasporto
ferroviario-racconta Ongis, un’azienda tedesca che ci chiede di realizzare due particolari componenti che il maggior produttore di forgiati europei non aveva voluto produrre affermando che non sarebbe stato possibile realizzarli di forgiatura. Noi invece non ci siamo tirati indietro, anzi, seguendo l’intuito tecnico dell’ingegner Maspero, e aggiungendo la nostra predisposizione ad accettare le sfide ci siamo messi subito al lavoro decidendo di accollarci ogni rischio. Dopo un anno di duro lavoro nel superare i numerosi ostacoli abbiamo presentato il risultato all’azienda committente che è stata così soddisfatta da scriverci una lettera di menzione che ovviamente ci riempie di orgoglio per essere riusciti dove il nostro maggior concorrente “ tedesco” aveva rinunciato, questo riconoscimento ci ha inoltre permesso di entrare in un programma di fornitori di eccellenza”. Se fino a
qualche anno fa l’azienda si rivolgeva prevalentemente a un mercato italiano oggi esporta l’80% dei propri prodotti all’estero e vuole più che mai puntare su mercati più lontani e “conquistare” gli Stati Uniti.

Le sfide, dunque, continuano e quest’anno la Masperotech ha lanciato un nuovo piano di investimenti fino al 2025, per diventare sempre più competitiva nel settore dei grandi forgiati. “Dopo l’arrivo della pressa da 12.000 tonnellate-sottolinea Ongis- siamo in attesa della consegna di un’ulteriore pressa da 7000 tonnellate equipaggiata con un nuovo modernissimo forno, in grado di produrre componenti di alluminio lunghi fino a tre metri e mezzo che nessuna azienda italiana è oggi in grado di realizzare”.
Entro il prossimo anno l’azienda- che ora si estende su una superficie di 37.000 metri quadrati di cui 18.000 coperti-ha intenzione di ampliarsi ulteriormente di 2500 metri
quadrati e di creare nuovi posti di lavoro. “Senza dubbio essere entrata a farb parte del gruppo CMO ha creato una grande opportunità a Masperotech rileva Ongis-opportunità che, però, l’azienda ha colto mettendo a frutto tutto il suo potenziale.
Ebbene è con orgoglio che possiamo dire: oggi a Monza, nella laboriosa Brianza c’è una
azienda, la Masperotech che può dire di essere sul podio dei migliori produttori di grandi forgiati in lega di alluminio in Europa”. Un capitolo a parte lo meritano i dipendenti di tutti i reparti: “Un gruppo eccezionale-sottolinea Ongis- che ha saputo rimettersi in discussione credendo in noi e nelle nostre scelte, cogliendo nel migliore dei modi le occasioni che si presentavano. Con fiducia e con rispetto anche quando i progetti di rilancio erano solo
sulla carta. Come presidente del gruppo ci tengo a ringraziare l’ingegner Maspero per il supporto tecnico e umano. Ha voluto rimanere con noi guidandoci negli investimenti e fornendoci i suoi preziosi consigli. Un ringraziamento speciale va anche ai dipendenti più giovani che sono rimasti in azienda dandoci fiducia, intuendo l’opportunità che veniva offerta loro per una crescita professionale ed uman a “Se ce l’abbiamo fatta a raggiungere i nostri obiettivi-conclude Ongis- il merito è di chi ha lavorato con impegno e con sacrificio.